Il Comitato di Roma fu costituito nel 1889, nello stesso anno in cui venne fondata a Roma la Società “Dante Alighieri” la quale, per iniziativa di un gruppo di personalità, tra le quali spicca quella di Giosuè Carducci, nacque con l’obiettivo di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane e mantenere vivo tra gli stranieri e gli italiani sparsi nel mondo l’amore per il nostro straordinario patrimonio di civiltà.
«Quella che noi promoviamo è un’opera altamente ed essenzialmente civile e pacifica, a cui ogni italiano, qualunque sia la sua fede religiosa, qualunque siano le sue opinioni politiche, deve sentire il bisogno e il dovere di prender parte».
Così scrivevano i “padri fondatori” della Società nel manifesto indirizzato agli Italiani che reca la data “Roma, luglio 1889” e che fu redatto da Giuseppe Chiarini, letterato molto vicino a Carducci.
La decisione di redigere tale manifesto era stata presa dal Comitato di presidenza del Consiglio Centrale nella seduta del 19 giugno nella quale si deliberò “di lanciare un manifesto al pubblico per raccomandare l’idea e lo scopo patriottico che la Società si propone e si dà incarico di redigerlo al prof. Chiarini”. Il verbale di detta riunione reca poi: “Parimenti si delibera di far pratiche per la costituzione immediata del Comitato locale di Roma”.
Si sentiva infatti l’esigenza che la Società, oltre al “governo” centrale costituito dal Consiglio Centrale e, dal 1890, dal presidente eletto dall’assemblea dei soci, avesse un’articolazione capillare in Italia e all’estero, dove erano presenti comunità di italiani, grazie all’esistenza di Comitati locali i quali, ai sensi dell’art. 6 dello Statuto del 1889, “procurano aderenti alla Società, raccolgono doni ed offerte in denaro, libri, ecc., promuovono sotto la loro responsabilità finanziaria – conferenze, rappresentazioni e quant’altro possa accrescere il fondo sociale; comunicano al Consiglio Centrale le notizie e le informazioni che ricevono, interessanti lo scopo sociale”.
Naturalmente il più rappresentativo di tali Comitati locali, quello che andava sollecitamente costituito per ovvie ragioni di prestigio e di opportunità, doveva essere quello di Roma; e tale intento fu presto raggiunto, sicché il Comitato della Capitale fu uno dei 23 comitati locali rappresentati al I Congresso della Società, che si tenne a Roma nei giorni 25 e 26 marzo 1890.